Secolo XVIII.
Bologna, 1683 - Bergamo, 1768.
Detto Brescianino delle battaglie. Brescia, 1646 -Parma, 1712.
Da non confondere con altro Francesco Monti, bolognese e padre di Eleonora (v.); pittore di storie sacre e profane, il Brescianino delle battaglie emerse in questo genere, pur avendo realizzato temi consueti e marine. Secondo l'Orlandi, ha «servito di sue operazioni molti Principi e Cavalieri in Genova, Roma, Venezia, Parma, in Germania e in Napoli, imparò da Pietro Ricchi, detto il Lucchese, poi da Bergognone» ed ebbe, fra gli altri, un figlio, di nome Giuseppe,che ne seguì le orme come pittore di battaglie: nulla si aggiunge per questo figlio, perché considerato parmense.Ben presto Francesco Monti è a Parma, dove lavora presso la Corte Ducale, fin che, nel 1681 entra stabilmente al servizio dei Farnese e vi resterà fino al 1695. S'era dapprima recato nel Veneto per completare la sua formazione e dove da tempo operava il Ricchi, considerato il suo primo maestro. Ma a Venezia certamente vide e si lasciò attrarre dalle battaglie di Johann Elismann (1604-1698) e del Brisighello (1679-1750). A Roma vede opere del Bergognone e si lascia da esse influenzare. Caratterizzano le opere del Monti spazi ampi «che si perdono fra il fumo e la polvere», il groviglio di armati dei primi piani dove cavalieri disarcionati stanno immoti a terra, mentre i cavalli s'impennano nell'ultimo anelito di vita. Alcuni studiosi ritengono si sia recato nel Napoletano; certo conobbe opere di Salvatore Rosa rammentate dagli ovali della Rocca di Soragna (1701). Fu pure in amicizia con il Tempesta, come attesta una lettera di questi, e nelle marine ne risente l'influsso.Nel 1670 è testimoniato in Piacenza dove incide il proprio nome nella cupola della chiesa di S. Maria di Campagna, come altri pittori hanno fatto, e si dichiara al servizio della Casa Ducale. Altri motivi affronta oltre a quelli guerreschi: Madonne, feste processionali, marine. Nota delle sue opere e loro collocazione sono nel libro di Raffaella Arisi, che ricorda alcuni dipinti in: S. Maria Calchera, Beata Vergine che adora il Bambino nelpresepe (perduta); tre nella parrocchiale di Pieve Modolena (R.E.), altre ancora custodite nel Museo piacentino e in collezioni private, nel Museo Correr, mentre numerose altre figurano in vari inventari.Anche la raccolta Lechi di Brescia annovera alcuni dipinti del Monti, la cui figura è stata solo recentemente rischiarata.
BIBLIOGRAFIA
Brescia, 10 gennaio 1951.
(Gino). Pompiano, 4 aprile 1927.
Brescia, 8 febbraio 1942.
S. Vigilio di Concesio, 5 luglio 1949.
BOVEGNO 1954
Pittore figurativo, autodidatta, è nato a Bovegno (Brescia) nel 19584. «... Tratta diversi soggetti, attraverso i quali ci comunica le emozioni dell'animo a contatto con la realtà che lo ispira. Affascinato dai paesaggi alpestri e dalla natura nel suo fulgore, ne conserva la precisa identità in una figurazione limpida, equilibrata, palpabile, venata di lirico afflato nelle coloriture e nelle atmosfere ricreate. La sua arte non è mai fredda riproduzione oggettiva delle forme, figure, eventi consegnati ad un'eterna staticità, bensì espressiva sintesi di realtà, creatività e sentimenti volti ad evocare, in un'ideale misura di bellezza, valori spirituali ed estetici di universale respiro. Una pittura realizzata con gusto ed eleganza, che si avvale di tonalità cromatiche e luci armoniose...» (S. Perdicaro)
Gambara 1779 - Brescia, 1857.