BERNARDINO DA BRESCIA. Secolo XV.
Definito intagliatore, secondo B. Beguin, autore de "L'Ècole de Fontainebleu", edita a Parigi nel 1960, Bernardino da Brescia era operoso ad Amboise, in
Francia, verso la fine del quindicesimo secolo.
Vedi Giovanni Battista, Vincenzo e Bernardino da Chiari.
Secoli XV - XVI.
Abitante in Trento nella parrocchia di S. Maria Maggiore. Forse è lo stesso che lavorò nel 1505 nella chiesa di S. Maria a Condino, ma non restano di lui lavori certi.
BIBLIOGRAFIA
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
1570 ca.?
Attivamente operoso nella località del Benaco tra il 1570 e i primi decenni del 1600, Andrea Bertanza lascia opere in quasi tutte le località gardesane, da Desenzano a Tignale. La sua pittura è dignitosa e arieggia Palma il Giovane, il Veronese, con echi da autori bresciani.
Sia di altre sue opere lontane dalla Riviera del Garda che della sua vita ben poco si conosce; dovizioso invece l’elenco delle sue opere raccolte nella “Storia di Brescia” e nello studio di G. Panazza, “Le manifestazioni artistiche della sponda bresciana del Garda” (Ateneo di Salò, 1969, Vol. I, p. 237) che riporta anche la bibliografia. Morto nella prima metà del secolo XVII.
BIBLIOGRAFIA
F. PAGLIA, “Il giardino della pittura”, Ed. C. Boselli, 1958 e 1967.
B. ZANI, “Enciclopedia metodica critico ragionata di B.A.”, 1819 - 1824
P. PERANCINI, “Breve illustrazione di Salò”, 1871.
P. DA PONTE, “Esposizione di pittura bresciana”, Brescia, 1878.
G.B. SIMEONI, “Guida generale… “, Verona, 1878, p. 257 (coi nomi: Bertamio e Brentano).
S. FENAROLI, “Dizionario degli artisti bresciani”, 1887.
L. CONFORTI, “La Parrocchia di Gargnano”, Salò, 1898.
G. CHESI, “Le province di Bergamo e Brescia”, Torino, 1898.
F. MICHELETTI, “Al Garda!”, Brescia, 1903.
O. PILTZ, Arco - Der Gardasee, Brescia, 1909.
P. GUERRINI, Elenco delle opere…. “Brixia Sacra”, 1922.
G. BUSTICO, “Guida turistica del lago di Garda”, Gardone R., 1926.
G. SOLITRO, “Il lago di Garda”, Bergamo, 1927.
GRIEBEN, “Lago di Garda”, Novi L., 1932.
A.M. MUCCHI, “Il Duomo di Salò”, Bologna, 1932.
G. LONATI, La pieve e il Comune di Maderno, “Memorie dell’Ateneo di Salò”, 1933.
A.M. MUCCHI, G.A. Bertanza, “Memorie dell’Ateneo di Salò”, 1935.
D. BONDIOLI, “Guida minima del Duomo di Salò”, 1962.
“Storia di Brescia”, Vol. III.
C. BOSELLI, “Brixia Sacra”, 1968.
G. PANAZZA, Le manifestazioni artistiche della sponda bresciana…. “Il lago di Garda”, Ateneo di Salò, 1969, p. 237
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
Vobarno, 6 marzo 1890 - Salò, 3 novembre 1958.
Pittore, decoratore e sceneggiatore, insegnò alla Scuola “Romualdo Turrini”, di Salò e in molti corsi di artigianato. Fu tra l’altro progettista del pulpito del Duomo di Salò inaugurato dal card. Roncalli nell’ottobre del 1953. Per la sua abilità fu ricercato per la decorazione di natanti usati durante particolari cerimonie religiose e civili.
Appassionato canottiere vinse gare importanti e fu membro della Direzione della società canottieri del Garda. Fu combattente durante la prima guerra mondiale, consigliere e assessore ai LL.PP. del Comune di Salò e animatore, sostenitore di manifestazioni sportive e culturali.
BIBLIOGRAFIA
“Giornale di Brescia”, 6 novembre 1958, Necrologio.
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
Secolo XVIII.
Con Bassi, Astolfi, Arici, Zanardini dei quali non conosciamo i nomi di battesimo, è da annoverare fra quegli artefici definiti fonditori argentieri che nel Settecento hanno contribuito ad arricchire il patrimonio artistico di chiese in Brescia e nella provincia. Bertelli è l'autore delle lampade nella parrocchiale di Chiari.
Brescia, 1727 - 1776.
Figlio di Alessio (orologiaio) e di Teresa Manuzi, sentendosi chiamato al sacerdozio studiò filosofia e teologia, dilettandosi anche a studiare il violino. Sotto la guida del Raineri, paesista a sua volta seguace del Tempesta (Sec. XVII) si dedicò al disegno e alla pittura e ne ereditò disegni e stampe. Incominciò col copiare opere del Tempesta, presente a Brescia per alcuni anni, dal quale imparò soprattutto l’uso del colore. Si ispirò poi al Vernet e ad altri e per il paesaggio guardò Tiziano, Berchen. Soggiornò due anni a Genova come seguace ed amico appunto del Vernet, fu poi a Milano dove acquistò fama, anche per la protezione dell’arcivescovo card. Pozzobonelli che gli concesse di studiare la sua quadreria: scoperte le opere di Dietrich, le predilesse. Nel 1757 tornò a Brescia, senza più lasciarla, salvo un breve soggiorno a Verona, e dove continuò la composizione dei piccoli dipinti apprezzati anche da valenti pittori quali il veronese Cignaroli.
Sua l’opera “Uomo che prega nell’epidemia della peste” custodita nella chiesa del Patrocinio sui Ronchi, e forse anche Tempesta conservata nella stessa chiesa.
BIBLIOGRAFIA
G.B. CARBONI, “Notizie storiche dei pittori e scultori”, 1776, Ed. C. Boselli, 1962.
A. MAGGI, “Memorie sulla vita di Agostino Berielli paesista bresciano”, 1794.
E. NICOLI CRISTIANI, “Vita e opere di L. Gambara”, 1807.
B. ZANI, “Enciclopedia metodica critico ragionava di B.A., 1819 - 1824.
C. COCCHETTI, “Grande illustrazione del Lombardo Veneto: Brescia”, Milano, 1858.
P. DA PONTE, “Esposizione della pittura bresciana”, 1878.
S. FENAROLI, “Dizionario degli artisti bresciani”, 1887.
A. UGOLETTI, “Brescia”, Serie Italia artistica, n. 50, Ist. italiano d’Arti graf. Bergamo, 1909.
E. CALABI, “Pittura a Brescia nel ‘600 - ‘700”, 1935, p. 10. Con bibliografia.
C. BOSELLI, Le opere del Patrocinio di M. V. in Brescia.
“Memorie storiche della Diocesi di Brescia”, 1961, fase. III. p. 103.
“Storia di Brescia”, Vol. III.
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
Brescia, 31 gennaio 1922 - 16 settembre 2001
L’attività pittorica di G. B. Bertelli ha radici nella famiglia, ben nota perché formata da restauratori. Padre, madre, fratelli hanno tenuto e tengono ancor oggi rinomata “bottega” il cui nome è legato alle opere di insigni artisti: da Moretto a Giacomo Ceruti, da Romanino ad altri Maestri lombardi e veneti.
Il mestiere imparato in casa lo ha reso diligentissimo esecutore di restauri (tanto che non gli è difficile imitare i sommi) e la sua fama era già vasta per quella attività. Ma ancor maggiore doveva essere quella di illustratore di pubblicazioni a carattere nazionale, quali “Il Corriere dei piccoli” o “La Domenica del Corriere” nelle cui pagine ha dedicato innumerevoli tavole ai più diversi aspetti del creato: dai fiori agli uccelli, agli animali in genere, al loro ambiente naturale. Più conosciuto quindi fuori che entro le mura natali.
Della precisione “scientifica” risentono anche i suoi dipinti ad acquarello nati nello studio alto d’un vicolo sfociante in P.zza T. Brusato e in cui la verità dei luoghi ritratti v’è tutta, “filtrata dalla emozione sottile di una personalità quieta e lirica”. Sono nature morte, con fiori di pianori appena soleggiati; antiche contrade di paesi collinari e montani dai legnosi soppalchi, e la neve su quei tetti, in cui l’atmosfera grava silente.
Soltanto negli anni Settanta il pittore, maggiormente libero dagli impegni con le grandi Editrici, ha potuto presentarsi in mostre. Le riassume tutte la rassegna antologica presentata presso la Galleria d’Arte “Il Pitocchetto” dal 21 settembre al 18 ottobre 2002 con l’auspicio dell’Associazione Artisti “M. Dolci”, il cui catalogo propone l’esito di una intensa operosità illustrante contrade di “Brescia antica”, luoghi della periferia, località collinari e montane la cui precisione iconografica assume nel tempo valore documentario. Accanto stanno tipiche figure di contadini, nature morte con cacciagione…
Con la nota delle mostre personali tenute da Bertelli dal 1971 al 2000 nella Galleria San Michele, ripetutamente presso l’A.A.B., la Libreria Queriniana, a Lumezzane e Bagnolo Mella, viene proposta bibliografia essenziale, integrabile con la recensione apparsa in “La Voce del popolo” il 27 settembre 2002.
Riflesso alla produzione scientifica e divulgativa è invece nell’opuscolo “Gianbattista Bertelli, la natura illustrata”, curato da Ugo Spini e Michela Valotti, edito con la mostra allestita presso l’A.A.B. nel 2000 e riproducente fra altro la copertina della “Domenica del Corriere” del 1968 e vari manifesti prodotti per note aziende.
BIBLIOGRAFIA
E. PASINI, Nel mondo dell’arte, “La Provincia di Brescia”, 19 gennaio 1948.
V. BRUNONI, L’illustratore più conteso dai rotocalchi, “Giornale di Brescia”, 26 maggio 1967.
V. BRUNONI, “Galleria S. Michele”, Brescia, 23 ottobre - 4 novembre 1971.
A. MAZZA, “Galleria A.A.B.”, Brescia, 28 settembre - 10 ottobre 1974.
“Galleria A.A.B.”, Brescia, 11 - 27 dicembre 1976.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 18 dicembre 1976.
AA. VV., “Brescia ‘80”, Brescia, 1 - 11 maggio 1980, Catalogo.
“Arte bresciana oggi”, Sardini Ed., Borriato.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
R. LONATI, G.B. Bertelli, il diario visivo di una Brescia minore, “STILE Arte” n. 39, gennaio 2000.
A. ZAINA, Illustratore rigoroso, artista vero, “Giornale di Brescia”, 22 settembre 2001. (Necrologio).
Brescia, 13 novembre 1894 - 22 febbraio 1929.
Padre di Giovan Battista (v.) e di Giuseppe. Figlio di Battista e di Sofia Fondrieschi, fu restauratore apprezzato di affreschi, ma soprattutto di tele.
BIBLIOGRAFIA
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
Secolo XX.
Pittore particolarmente attivo intorno agli anni Trenta.
BIBLIOGRAFIA
L. VECCHI, “Brescia”, Monogr. ill. a. 1941 - 42.
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.