Dizionario dei Pittori Bresciani
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PESENTI D.

Secolo XIX

E’ fra i pittori che presentarono opere in occasione della Esposizione bresciana del 1904.
Non ci risultano dati anagrafici negli atti municipali bresciani, né si conoscono sue opere.
Unico nominativo rinvenuto è Pesenti Domenico, nato a Medole il 18 maggio 1858, trasferitosi in città nel 1873 e poi allontanatosi da Brescia nel 1911.  Di Giacomo e di Domenica Ceni, era possidente e celibe.

PETRÒ PAOLO

Brescia, 13 ottobre 1948.

Ha studiato al Liceo artistico «V.  Foppa», in città, ed ha frequentato l'Accademia di Brera, in Milano, sotto la guida del proff.  Cantatore, Purificato e Repossi (v.). Nella stessa Accademia milanese ha seguito i corsi di incisione del proff.  Diana e De Vita, perfezionandosi anche nella tecnica serigrafica con il prof.  De Filippl.  Attualmente è docente in scuola media. Ancora durante gli studi ha intrapreso la partecipazione a mostre; più attivamente presenzia a concorsi a cominciare dai primi anni Settanta. Fra le numerose collettive, in alcune delle quali si è affermato, si ricordano quelle bresciane, ripetute soprattutto in seno all'Associazione di via Gramsci, e identificabili nella allegata bibliografia, negli anni che vanno dal 1973 al 1979; a Lonato (1970), Desenzano (1976, 77); Lumezzane (1973); Montichiari e Gottolengo (1979). Fuori provincia espone a Milano (Concorso APECO, 1973; alla Rotonda della Besana, 1974); Mantova (1975); Sassoferrato (Premio «G.B. Salvi», 1976, 78, 80); Taranto (VI Biennale dell'Inelsione, 1978); Alessandria (Premio «Consuelo Itati», 1978); Thiene (1979); Nova Milanese (Premio «B.  Bugatti», 1979); Suzzara (VI Premio, 1979); Teramo (Premio «Mazzacurati» 1979); World Print Thre, di S. Francisco (1980). Una sola mostra personale ha allestito, alla «Galleria Labus» (Brescia, 1977).  Paolo Petrò ha altresì realizzato una cartella di serigrafie, edita da Di Lena; due di acquaforte, in Suzzara e Brescia. Pur prediligendo esprimersi a mezzo dell'incisione o della matita, Petrò è autore di non poche opere a olio o in acrilico. E «partito da una immagine di stampo realista, come ha osservato Mauro Corradini, dove sono leggibili le ascendenze neo figur-ative ... » l'uomo come centro di interesse, con tutti i condizionamenti, che lo opprimono, che lo incatenano, tanto da non poter «nemmeno gridare in una atmosfera dove manca l'aria».  Sono opere in cui l'accuratezza compositiva ed esecutiva, il lieve decorativismo affiorante sottolineano la volontà di dare alle immagini valore emblematico.  Nel più vicini dipinti, soprattutto negli acrilici, prevale la libera fantasia attratta dalla natura. Di notevole formato, traducono la visione naturalistica in visione pittorica: non paesaggio tradizionalmente inteso, sono tuttavia composti di terra e d'erba, di sole e di ampi cieli percorsi da candide nubi, accostandosi agli esiti dell'avanguardia concettuale di recente emersa.
 
BIBLIOGRAFIA
«Giornale di Brescia», aprile, 1969, Studenti bresciani vincitori in Toscana,
G. CRISTALLINI, Pieno successo del S. Giorgio - M. Cavazzini, «Gazzetta di Parma», 26 aprile 1969.
«Galleria A.A.B.», Brescia, 17-30 marzo 1973, Catalogo.
E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giomale di Brescia», 28 marzo 1973.
A. CHIAPPANI, Giovani in(,isori, «La Voce del popolo», 28 marzo 1973.
AA.VV., «Disegno perché», A.A.B., Brescia, 28 aprile - 10 maggio 1973.
E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giornale di Brescia», 8 maggio 1973.
M. CORRADINI, «Gli oggetti e l'uomo nelle incisioni bresciane», Biblioteca comunale di Lumezzane, giugno 1973, Catalogo.
«L'Unità», 2 agosto 1973, Opere grqfìche sul 1943 al Festii,al dell'Unità di Suzzara.  AA.VV., «La dimensione sociale dell'uomo contemporaneo», Rassegna nazionale Enal-Gruppo Moretto, Brescia, 3-25 novembre 1973, Catalogo.
E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giomale di Brescia», 17 aprile 1976. «Galleria Labus», Brescia, 1-13 maggio 1977.
L. SPIAZZI, . rte in città, «Bresciaoggi», 7 maggio 1977.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 4 giugno 1977.
«Galleria A.A.B.», Brescia, 3-14 marzo 1979, Ovvero, di come alcuni artisti operano in città.  E.C.S.(alvi), Mostre d'arte «Giomale di Brescia», 13 marzo 1979.
«Giornale di Brescia», 8 maggio 1979, Montichiari.  L.S.(piazzi), Giro dell'arte, «Bresciaoggi», Il maggio 1979.
L. SPIAZZI, Ai-te in città, «Bresciaoggi», 8 settembre 1979.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 22 dicembre 1979.
L. SPIAZZI, 4rte in città, «Bresciaoggi», 15 marzo 1980.
G. STELLA, «Cartella grafica», Ed.  Studio, '80, Brescia, 1980. (Con G.C. Barbieri, G. Cargnoni, Coccoli e Zuppelli).
L.S.(piazzi), Arte in città, «Bresciaoggi», 20 dicembre 1980.  E.C.S.(alvi), Nelle gallerie, «Giornale di Brescia», 28 dicembre 1980.

 

PETROGALLI (DE) ANTONIO

Secolo XVI.

Petrogalli (de) Antonio q. - Luca, è definito pittore dal Fenaroli («Dizionario») che rinvia all'Estimo del 1548 della quadra quarta di S. Giovanni.  Di lui non si hanno altre notizie né si conoscono opere.

PEZI (DE) FRANCESCO

Secolo XVI.

Stefano Fenaroli («Dizionario»), lo dice pittore, figlio di Michele (v.) e operoso @nel 1534.  Rinvia quindi all'Estimo del 1568 della quadra di città vecchia.  Di lui non si hanno ulteriori notizie né si conoscono opere.

PEZI (DE) MICHELE

Secolo XVI.

Stefano Fenaroli («Dizionario»), lo definisce pittore e padre di Francesco (v.) vivente nel 1534.  Rinvia quindi all'Estimo dello stesso anno della quadra di città vecchia.
Di lui non si conoscono opere né si hanno ulteriori notizie.

 

PEZZOLI MARISA

Verolanuova, 1936.

Marisa Pezzoli ha conseguito la maturità artistica nel 1978, proseguendo poi gli studi nella facoltà di architettura presso il Politecnico di Milano. La sua operazione artistica, secondo E. Fezzi, rientra negli esperimenti dell'arte programmata.  Partendo da una struttura ben definita, il quadrato, (modello di base), essa attraverso le cromie riesce ad ottenere una «sorta di diversa stratificazione di ambiguità, di sfumature tra il prezioso ed il fantastico».
Con le variabili introdotte, le opere riescono a dare «risonanze, alterazioni visuali, invogliano a omologie, a metafore, perfino a simbologie... tutto questo si rifrange dal campo struttivo-visuale a quello psicologico-emotivo, secondo esperienze già note, ma alle quali Marisa Pezzoli apporta contributo personale».  Tipica del suo operare, la composizione Dodici intrecci porpora e azzurro, cellulolde esposta alla mostra «Brescia '80» e riprodotta in catalogo.  Sorella di Riccardo (v.)
 
BIBLIOGRAFIA
«Galleria Il Poliedro», Cremona, 16-28 ottobre 1976.
E. FEZZI, Arte, «La Provincia», Cremona, 26 ottobre 1976. «Galleria A.A.B.», Brescia, 15-27 marzo 1980. (Ripropone testo di E. Fezzi).  L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 22 marzo 1980.
AA.VV., «Brescia '80», Brescia, 1-11 maggio 1980, Catalogo

PEZZOLI RICCARDO

Fratello di Marisa. Diplomatosi presso l'Accademia di Brera, in Milano, nel 1968, è insegnante di educazione artistica in scuola media. Ancor prima di concludere gli studi accademici affronta il pubblico, quasi a dare segno consi-,ntivo alle ricerche pittoriche intraprese fin dal 1965. Lo fa a Cremona, con una mostra personale che muove l'attenzione di noti scrittori d'arte. Le mostre personali si susseguono, con presenze a Gargnano (Chiostro di S. Francesco, 1972), Brescia, (1973, 76, 78, 80), Suzzara (Galleria Icaro, 1973), Caravaggio (Galleria Q.3, 1974), Pavia (Galleria Paviarte, 1976), Milano (Galleria La Crispta 1977), Piacenza (1977), Cremona (11 Poliedro, 1978), alternate con partecipazioni a mostre collettive in città, in località lombarde varie Acquarellista dapprima, ha poi congiunto la tecnica lieve all'acrilico, mantenen dosi tuttavia fedele al tema fondamentale che aveva proposto fin dalle prime opere; tema ribadito anche attraverso le parole di W. Morris riprodotte in catalogo di recente mostra. Sono immagini che hanno come spunto e «bersagl'o l'architettura, o meglio, il territorio costruito, sfruttato dall'uomo». E come la visione, con il trascorrere del tempo, acquista significato, così il mondo «preso a modello passa dal campo inciso dall'aratro, alla struttura urbana, al territorio, in cui s'avverte il segno di una umanità inquieta ed arida».  Ne scaturiscono sequenze scandite dal «senso del ritmo e dell'armonia astratta, che si riflette là dove si delineano forme vagamente naturalistiche».  Ma al di là dell'apparente colore, sempre limpido e prezioso, sembra pulsare il desiderio di un recupero d'uno spazio che vive nell'uomo, più che nelle prospettive racchiuse entro il perimetro del dipinti.
 
BIBLIOGRAFIA
P. RIZZARDI, «Gaìleria Il Poliedro», Cremona, 17-29, febbraio 1968.
E. FEZZI, Arte, «La Provincia», Cremona, 24 febbraio 1968.
1. GHISOLFI, Note d'arte, «La Voce cattolica», Cremona, 25 febbraio 1968.
E. FEZZI, Arte, «La Provincia», Cremona, I I marzo 1969.
G.L. BENNATI, «Luce», Varese, 18 giugno 1971. «Chiostro di S. Fr-ancesco», Gargnano, 12-27 agosto 1972.
L. SPIAZZI, «Piccola galleria U,C.A.I.», Brescia, 27 gennaio - 8 febbraio 1973.
L. SPIA2ZI, Arte, «La Voce del popolo», 2 febbraio 1973.
VICE, Le mostre, «Giomale di Brescia», 9 febbraio 1973. «Galleria A.A.B.», Brescia, 17-30 marzo 1973, Catalogo collettiva.  M. CORRADINI, Arte, «N.A.C.», n. 4, aprile 1973.
G.S.(tella), Arte, «La Voce del popolo», 21 giugno 1974.
E. BOTTICINI, «Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 1-12 febbraio 1976.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 7 febbraio 1976.
G.S.(tella), Arte «La Voce del popolo», 12 marzo 1976.
A.M.(iracchi), Complesse tecnic@he di Landriani e Pezzoli, «La Provincia», Pavia, 27 novembre 1976. (cfr.) E. Fezzi, in «Arte nuova oggi», F. De Santi, «Bresciaoggi», ottobre 1976.
R. PEZZOLI, «Galleria Il Principe», Piacenza 15 settembre - 15 ottobre 1977.
L. SPIAZZI, «Landriani e Pezzoli», Serie quademi artistici, Bugatti Ed., Ancona, s.a. (Per
mostra all'U.C.A.I., Brescia, 15-27 aprile 1978)@ e «Bresciaoggi», 22 aprile. «Galleria Il Poliedro», Cremona, 18-30 novembre 1978.
E. FEZZI, Arte, «La Provincia», Cremona, 24 novembre 1978.
G. STELLA, La vita è un murales; «La Voce del popolo», I febbraio 1980.
AA.VV., «Galleria A.A.B», Brescia, 15~26 marzo 1980.
L. SPIAZZI, Arte in (-ittà, «Bresciaoggi», 22 marzo 1980.  E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giomale di Brescia», 23 marzo 1980.
AA.VV., «Perché l'uomo viva», Piccola galleria U.C.A.I., Brescia, 29 marzo 1980, Catalogo.  AA.VV., «Brescia '80», Brescia, 1-1 I maggio 1980, Catalogo.

PIANETI ALESSANDRO

 Remedello, 15 luglio 1902 - Brescia, 30 maggio 1938.

Ricordato come lavorante barbiere in un noto negozio del centro cittadino, Alessandro Pianeti nelle ore serali e notturne vestiva la sua vera personalità.  La sensibilità tesa, riconosciutagli da quanti lo conobbero, fa rimpiangere l'acerba sua scomparsa; che troppo scarso sia il frutto della sua pittura rimasto. Il soprannome senghèn, che gli diedero gli amici, dice la modestia della sua nascita, ma ancor più '1 carattere solitario, ansioso tuttavia di quell'affetto mancatogli con il precoce mancare dei genitori. E la malinconia della giovinezza, lo struggente bisogno di amicizia e di umano calore sono riflessi nelle non numerose opere realizzate in poco più di un lustro.  Sono figure femminili colte in sommesso colloquio, in solitudine pensosa e dolente. Se nomi notissimi quali Modigliani e Campigli possono essere citati per esaltare in Pianeti l'eleganza del tratto, la statica espressività, sua è tuttavia la struggente malinconia delle figurette offerenti un mazzolino di fiori all'angolo d'una via, o in gruppo, al tepido sole.  La stessa malinconia alita nel paesaggi tessuti di toni grigio azzurrini ad evocare angoli dell'Iseo, delle nostre colline.  Essenziale e costruttivo il tratto dei disegni, raramente ombreggiati.  Quando già aveva mosso il favore di noti scrittori d'arte, Pianeti s'è spento improvvisamente, in un misero letto d'ospedale. Presente a mostre provinciali e interprovinciali, ha altresì partecipato a rassegne allestite da D. Bravo; alle sindacali bresciane e milanesi. Sue opere restano presso noti appassionati in Brescia e della provincia; nella Pinacoteca Tosio-Martinengo. La sua pittura è stata iiproposta in una Collettiva, nel 1973, suscitando sorpresa, lieta sorpresa in noti critici; ed opere sue ancora sono apparse in occasione di vasta rassegna della A.A.B., tesa a documentare gli anni Sessanta della pittura bresciana; esposte erroneamente, perché del 1936, hanno retto tuttavia il confronto con dipinti di notevoli autori contemporanei, confermando così la moderna stesura, la non affievolita espressività.  All'autore di questo "Dizionario", è toccato il compito di redigere il catalogo della Mostra che Carpenedolo ha dedicato al pittore nel 1982.
 
BIBLIOGRAFIA
«I Mostra triennale d'arte», Brescia, maggio 1928, Catalogo.
«Mostra rionale sala Crocera S. Luca», Brescia, 23 giugno 1932, Catalogo.
«IV Mostra del sindacato regionale di B.A.», Milano, 1933, Catalogo.
«Gruppo di artisti bresciani», Bottega d'arte D. Bravo, Brescia, aprile 1934, Catalogo.  G.C.R,, Il gruppo dei bres(-iani alla mostra di via Paganora, «Il Popolo di Brescia», 25 aprile 1934.
«V Mostra del sindacato interprovinciale di B.A.», Milano, aprile 1934.
P. SARTORI TREVES, La V mostra interprovinciale, «Brescia», a. V, luglio 1934. «Il Mostra del sindacato prov. ß.A.», Brescia, 1934, Catalogo.
P. FEROLDI, Esame dei lavori alla sindacale, «Il Popolo di Brescia», 23 dicembre 1934. «III Mostra del sindacato prov.  B.A.», Brescia, novembre-dicembre 1936, catalogo. «Giomale d'Italia», Roma, 9-27 novembre 1936, Gli artisti bre.@<-iani alla sindacali.
P. FEROLDI, Orientamenti.... «Il Popolo di Brescia», 26 novembre 1936.
P. FEROLDI, Precisazioni..., «Il Popolo di Brescia», 2 dicembre 1936.
«IV Mostra del sindacato prov.  B.A.», Brescia, febbraio-marzo 1938, Catalogo.  P. FEROLDI, La IV mostra sindacale, «Il Popolo di Brescia», 15 febbraio 1938. «Il Popolo di Brescia», I giugno 1938, Necrologio.
«Mostra d'arte», Brescia, 11-25 gennaio 1940, Catalogo.
E. PETRINI, Panorama, «L'Italia», 16 gennaio 1940.
G. PANAZZA, «La Pinacoteca Tosio-Martinengo», Ed.  Alfieri e Lacroix, Milano, 1959.
G. VALZELLI, I Profeti e la turba... «Bruttanome», Vol. 1, (1962).
R. LONATI, «Gruppo di pittori bresciani», Galleiia A.A.B., Brescia, 7-20 aprile 1973.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 13 aprile 1973.
E.C.S.(alvi), Gruppo di pittori bres(-iani, «Giornale di Brescia», 17 aprile 1973. «Galleria A.A.B.», Brescia, 1978, Arte a Brescia dal 1950 al 1960.
R. LONATI, Arte a Brescia dal 1950 al 1960, «L'Ogliolo» a. V., n. 12, gennaio-febbraio 1979. (Riprod. in «La Voce del popolo», 22 giugno 1979).
R. LONATI, «Mostra postuma di A. Pianeti», Carpenendolo, 21-29 agosto 1982.  Con 111. e bibliografia. (Si vedano i quotidiani del periodo mostra).

 

PIANTONI FLAVIO

Coccaglio, 14 agosto 1956.

Insegnante ISEF, a mezzo degli anni Settanta ha frequentato i corsi di pittura indettì da Marte Martelli in Rovato, quindi la Scuola d'Arte di Vicenza. Ha partecipato a collettive varie anche fuori i confini provinciali, a Novara, Verona, Milano. La sua pittura ci è nota soltanto per la partecipazione alla vasta rassegna «Brescia '80» indetta dalla VIII Circoscrizione nel maggio del 1980. Paesaggista, nelle tele ricompone i motivi suggeriti dalla natura, mediante scansioni geometrizzanti e riassuntive.  Un panorama idealizzato dal piani resi con nitide e ben delineate zone cromatiche sfumanti nella effusa, avvolgente luce dell'alto cielo. Più che all'insegnamento accademico, alcuni motivi formali fanno pensare ad un ciclo di dipinti del palazzolese Matteo Pedrali, anche se di Piantoni sono chiaramente l'impianto e le atmosfere componenti il racconto pittorico.
 
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., «Brescia '80», Brescia, I -I I maggio 1980, Catalogo.

PIANTONI G.B.

 o GIOVANNI.  Secolo XVII.

Dal Fenaroli («Dizionario») si apprende che, nato a Limone, il Piantoni fece fino a ventiquattro anni il carbonaro.  Quindi, allievo del Bellotti, si affermò come ritrattista. Lo stesso Fenaroli cita sue opere esistenti in Limone: Gio.  Francesco Bettoni, il Bianchino, mentre a Gargnano era Lorenzo Mazzolino, con la sua famiglia.  Ricordato altresì il «famoso» serpente di casa Zani. Ma di questi dipinti dev'essersi persa traccia, se recente studio afferma che «l'attività di G.B. Piantoni... rimane sconosciuta».
 
BIBLIOGRAFIA
Sta in: G. PANAZZA, Le manifestazioni artistiche della @ponda bres(-iana.... «Il lago di Garda», Ateneo di Salò, 1969, p. 250.
  1. PIARDI CLELIA
  2. PIAZZA CALLISTO
  3. PIAZZETTA GIAMBATTISTA
  4. PICCINARDI GIUSEPPE

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