Brescia, 30 aprile 1946
Secolo XVI
Stefano Fenaroli («Dizionario») afferma di poter dare soltanto il nome di questo pittore e di segnalare una sola opera nota, collocata vicino alla sacrestia della chiesa di S. Giovanni Evangelista, in Brescia, e segnata Carolus Presti, 1593. Lo stesso Fenaroli giudica il dipinto di modesta fattura.
Brescia, 9 gennaio 1942
Secolo XVI.
q.- BASSANO. Secolo XVI
Botticino Sera, 6 marzo 1946
Secolo XVIII
Nativo di Laino (Co), lo si ricorda per essere l'autore delle belle decorazioni in palazzo Martinengo Palatini (1714-1715) e per l'influenza che la sua arte ebbe su numerosi noti artisti locali, dai Paglia al Carloni, che ne fu discepolo, allo Scalvini... fino a Pietro Corbellini «da poco riemerso ed operante soprattutto in terra camuna». Altre opere del Quaglio sono ricordate a Malonno, nel coro della chiesa di S. Maria del Miracoli, in città, distrutti durante l'ultimo conflitto mondiale, come ricorda la «Storia di Brescia», alla quale si rinvia anche per la nota documentaria.
Secolo XVII
Ugo Vaglia nel suo «Dizionario degli artisti e artigiani della Valle Sabbia», 1948, lo definisce pittore, nativo di Navono ed operoso nel 1698
Secolo XVII
Ugo Vaglia nel suo «Dizionario degli artisti e artigiani della Valle Sabbia», 1948, lo definisce pittore, nativo di Navono ed operoso nel 1699.